Cenni storici
La frazione Castello, abbarbicata sul monte Asprano ai piedi del maniero dei Conti D’Aquino, rappresenta un angolo incontaminato di Medio Evo, in cui l’orologio si è bloccato a mille anni fa.
Fra archi e portali si giunge alla piazzetta del Castello, vero punto focale dell’intero borgo.
Dalla piazza partono come vere diramazioni in alto e in basso numerosi vicoli e viuzze. Dalla piazzetta guardando di fronte a voi si entra nel vicolo Mansone fra caseggiati antichi e mura in pietra dove si trova Villa Claudia.
Mansone Abate di Montecassino anteponeva alla regola “Ora et Labora” gli interessi politico-militari. Nel 994 l’intero Monte Asprano era nelle sue mani ma, non sentendosi ancora tranquillo a causa dei Conti D’Aquino, i quali avevano sempre avuto contrasti con Montecassino. L’Abate decise di costruire un imponente ed inespugnabile castello, sul picco settentrionale del Monte Asprano, una “rocca” che fu detta “secca” per la penuria di acqua.
Ma torniamo al borgo un acciottolato in pietra. Scendendo dalla piazzetta , si incontra dopo breve , la maestosa chiesa Collegiata della SS Annunziata, eretta nel XV secolo. Al suo interno si possono ammirare un coro ed un pulpito in legno, realizzato da intagliatori locali ed una serie di quadri di scuola napoletana del XVIII secolo. L’opera maggiore raffigura la SS Annunziata del 1754 di Francesco De Mura. Dalla piazzetta proseguendo in alto si arriva in via S. Tommaso D’Aquino, la parte più vecchia del borgo , abbandonata la “casa di San Tommaso” si sale verso la chiesetta di San Tommaso che fu edificata nella prima metà del XIV secolo, pochi anni dopo che il Pontefice Giovanni XXII proclamò santo il grande Dottore Angelico 1323, ed è inconfutabile che quella di Roccasecca fu la prima chiesa dedicata a San Tommaso.
